Aieta in Calabria
Il toponimo è fatto derivare dall’etimo greco-bizantino ‘aetòs’, aquila, risalente ai domini bizantini (VI sec il primo e IX-XI sec il secondo).
Aieta, la storia.
La fertile conca compresa fra i monti Calimaro, Curatolo, Rosello, Gada, La Destra, Ciagola, Le Fabbriche, Schiena, percorsa dal fiumicello è stata abitata e coltivata fin dai tempi protostorici. Sede di Ville di produzione agricola ai tempi degli Enotri (VI-V sec. a.C.), dei Lucani (V-IV sec. a.C.) che costruirono la prima fortificazione di avvistamento sul monte Calimaro, a difesa del territorio contro i Greci di Thurii provenienti dalla valle del Mercure-Lao attraverso i Piani del Carro di Tortora. Successivamente nella conca prosperarono unità produttive agricole romane.
Il periodo bizantino di Aieta
I Bizantini, succeduti ai Romani, ne fecero il capoluogo di una ‘tourma’, riprendendo e rafforzando la fortificazione del monte Calimaro per difendersi dalle incursioni dei Goti e dei Longobardi provenienti da Laino attraverso i Piani del Carro, cui diedero il nome attuale: Aieta (come un’aquila appollaiata sulla cima del monte). Nel periodo bizantino il sito ospitò numerose ‘laure’ di monaci greco-bizantini provenienti dall’oriente per sfuggire alle invasioni della Palestina e dell’Egitto da parte di Cosroe prima e degli islamici poi. Ne sono testimonianza i toponimi di santi di varie località aietane.
Dai normanni ai borboni
Dai Normanni in poi la postazione del Monte Calimaro si rese inutile e fu abbandonata non essendoci più nemici da cui guardarsi. Fu così ampliato e popolato il villaggio sorto sulla cresta che si affaccia a NO sulla valle di Tortora e a SE sulla conca interna. Da allora il piccolo centro ha vissuto le vicissitudini comuni agli altri centri tirrenici accorpati ai possedimenti napoletani degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, delle dominazioni straniere, del regno dei Borboni di Napoli da Carlo III in poi fino all’annessione al regno d’Italia, con la sola interruzione della dominazione francese durante la triste parentesi napoleonica nel primo decennio del XIX sec..
In seguito alla creazione del Comune di Praia a Mare nel 1928, il territorio di Aieta è stato ridotto, privato della fascia costiera. Le famiglie dei notabili aietani hanno dato i natali a personaggi illustri per cultura sia nel campo laico sia in quello ecclesiastico.
Una escursione ad AIETA
Da vedere: il Palazzo feudale del XIII secolo, restaurato e ampliato dai Casentino, con la meravigliosa facciata rinascimentale e con l’arioso loggiato a cinque archi poggianti su colonne toscane sulle quali è scolpito lo stemma dei Casentino. E’ opera d’architetti toscani ed è considerata la costruzione cinquecentesca meglio conservata in tutta l’Italia Meridionale.
Eventi: Nel centro storico di Aieta ad agosto la Pro Loco organizza la sagra dei fusilli aietani. Tutto gratuito!
info per guida turistica: Stiltour – 3348002030