Palermiti in Calabria.
Il nome Palermiti fa pensare alla più nota Palermo, è proprio da profughi siciliani che con la loro presenza abitativa hanno ingrandito il nucleo abitativo intorno al 1500, il paese dei palermiti. Il nuovo e corposo centro abitativo fu annesso al casale di Squillace, è diventato comune autonomo nel 1911.
Palermiti, paese leggendario
La leggenda di Murorotto:
Nel 1720 due contadini di San Vito dell Jonio tra i ruderi di una vecchia diga nella località indicata con il nome di “murorotto”, videro una luce misteriosa provenire da un quadro raffigurante la Madonna vestita di rosso. Fu salutata come Vergine SS. della Luce, l’affresco venne sistemato nella chiesa di San Giusto, poi distrutta dal terremoto del 1783.
E’ opera di due buoi che trainando il carro con il quadro della Madonna, fermandosi ed inginocchiandosi nel territorio di Palermiti che di fatto “decisero” la collocazione divina.
La patrona del paese è la Madonna della Luce e si festeggia il 2 luglio e volutamente detta “a hesta picciula” ovvero “la festa piccola” e poi l’ultima domenica di agosto al ritorno degli emigranti, si celebra la festa grande “a hesta randa”. La sacra tela recuperata dalla distrutta chiesa di San Giusto, è conservata tuttora conservata nella Chiesa Matrice che, si tramanda, sia stata costruita nel punto esatto in cui una donna vide la Madonna della Luce trasportare sulla testa delle pietre, quasi una scelta divina del posto in cui edificare la struttura sacra.
Leggenda della Chioccia dai pulcini d’oro:
Quella della Chioccia dai pulcini d’oro è una leggenda che risale alla fine del XVI secolo, epoca in cui le terre erano prese di mira dalle bande di briganti.
Si narra che in una località sulle montagne intorno a Palermiti, ancora oggi conosciuta come “Pietra Mureddha”, i briganti avessero sepolto sotto un macigno un prezioso bottino (trasformato dall’immaginario popolare in una chioccia dai pulcini d’oro). Furono molti i contadini che tentarono di scovare il tesoro, ma non ci riuscirono perché il posto era sorvegliato dai diavoli che trascinavano all’inferno chiunque avesse osato profanare il nascondiglio.