Santa Domenica Talao in Calabria.
Il paese incominciò a formarsi agli inizi del ‘600, ma già nel secolo XIV si vuole che i fondatori della zona venissero qui d’estate per godere il fresco delle colline, in una torre intorno alla quale sorgevano modeste abitazioni di pastori e una cappella soggetta alla chiesa di Santa Maria di Episcopia di Scalea e dedicata a Santa Domenica.
Il Principe Ettore Maria Spinelli di Scalea volle che sorgesse il Casale nel 1625, che poi divenne Municipio autonomo. Si svilupparono così le attività agricole e il commercio, crebbe la popolazione e il tenore di vita raggiunse notevoli livelli. Molte famiglie del Casale di Santa Domenica Talao rivestivano cariche importanti nel Regno di Napoli ed il paese ne trasse indubbi vantaggi. Vennero edificati numerosi palazzi padronali, di cui restano ancora gli artistici portali in pietra locale. Il Palazzo Campagna, con il suo maestoso portale bugnato è quello meglio conservato: il loggiato è ad archi a tutto sesto e la facciata è ornata da mascheroni e tasselli a forma di sirene. Il paese si espanse intorno alla chiesa di San Giuseppe, che intanto era stata elevata nel 700 ad Arcipretura. Il tempio a croce latina a tre navate, fu così ampliato con altre due campate, il presbiterio, sormontato dal tamburo della cupola, il transetto, ricoperto da due cupole ellittiche e abside. Le pregevoli decorazioni a stucco ne fecero un modello molto ammirato di architettura religiosa. Oggi nell’abside si conserva il coro ligneo a 19 stalli, risalenti al 1774. Si può ammirare ancora, fra le altre, la grande tela della Sacra Famiglia, di chiaro stile giordanesco. Preziosa la croce processionale a lamine sbalzate in argento del 1741. Sotto si possono visitare sei stanze tombali.
Le tradizioni sono ben rappresentate a Santa Domenica Talao
Prodotti tipici sono il cedro, lo zibibbo (dduraca) ed i fichi.
Piatti e prodotti locali sono i “fusiddi” con sugo di filetto di maiale ripieno; i “rascatieddi” con sugo di salsiccia; “u marru” (interiora di capretto farcite con uova, salame ed aromi vari); pane con l’alloro.
La produzione tradizionale riguarda anche il salame: capicollo, sopressate, salsicce, vucculari (guanciale del maiale).
Si conservano i fichi secchi: “panarieddi”, “crucetti”; ortaggi e funghi sottolio.
Notevole produzione di olio d’oliva e di vino. Dolci natalizi sono: “chinuli”, “grispeddi”, “ciciarata”.
Dolci pasquali sono: “pizzàtula”, “picciuddati” e “panieddi”.
Lavorazione artigianale in ferro, in legno, oggetti in canna e vimini (“cisti”, “panari” e “cannizzoli” ).
I prodotti locali (salumi e formaggi) possono essere degustati presso le famiglie produttrici e negli stessi esercizi commerciali.
Da vedere: Elementi architettonici Chiesa di San Giuseppe – Chiesetta del Santo Rosario del XVIII sec. – Cappella San Giovanni Evan-gelista – Palazzo Campagna – Palazzo Senise – Palazzo Maione – Resti di monastero Bizantino XVII sec. in loc. Torre di Lippa – Fossa dei Morti (ritrovamenti di due scheletri di periodo imprecisato) in loc. Bocca della Giarla – Frammenti di cinturone, in lamine di bronzo con gancio a corpo di cicala ed estremità a testa equina, pertinenti ad un insediamento italico (400-350 a.C.) ritrovati in loc. Fuotu.
Le risorse naturalistiche l territorio appartiene al complesso montuoso dei monti di Orsomarso e Verbicaro. Vedi Orsomarso. – Boschi: loc.”Massicelle”, “Jarmi”, “Cerzeto”, “Prestioli”, “Pozzi”, “Bocca della Giarla”, “Schina a Cugghia”; raggiungibili a piedi con percorsi di media difficoltà. – Sorgenti: “Acqua della Cerza” (loc. Jarmi); “Fontana del Prete” (loc.Cerri); “Fontana sant’Andrea”; “Fontana Ragazzo” (loc. Tremoli); “Fontana di Grillo” (loc. Grillo); “Fontana di Cacchiarello”; “Fontana di Catenazzo”; “Fontana di Sitta” – Fiume Lao – Punti panoramici in località “Cerzeto” e “Prestioli”
Confina con i comuni di: Praia a Mare, Scalea, Orsomarso, Papasidero e San Nicola Arcella. E’ a circa novantotto chilometri da Cosenza.
Eventi: Festa patronale San Giuseppe la seconda domenica dopo il 20 di luglio con processione religiosa. – Festa di San Giuseppe dell’Accovata la prima domenica di maggio con processione religiosa. – Festa della Madonna del Rosario la prima domenica di ottobre con processione religiosa. -Giochi rionali: si tengono a ridosso o in coincidenza della festa patronale. Molto ambita è la vittoria della “Cursa du Pannu”, gara podistica inserita nei giochi che garantisce la permanenza del “drappo benedetto” per un anno, nel rione vincente la corsa. – Immancabili, durante il periodo estivo, manifestazioni ed iniziative culturali organizzate dall’amministrazione comunale.
Organizzazioni: Associazione Falchi del Pollino – G.P., Via XXIV Maggio Nr 5