Costa degli Aranci in Calabria.
La Costa degli Aranci
La parte jonica della provincia di Catanzaro tra l’istmo di Marcellinara, tra la Sila Piccola e le Serre, è la fertile lingua di terra che rappresentiamo. Dominata dall’antica Tiriolo, questo lembo caratterizza la provincia di Catanzaro ed è particolarmente apprezzato per la produzione di frutta e ortaggi nonché per il suo artigianato. Intorno, tante testimonianze di un glorioso passato: Tiriolo, dove si possono apprezzare e acquistare i coloratissimi vancali in lana e seta, ricami e merletti a tombolo, i tessuti di lino e ginestra, ceramiche pregiate, oggetti di arredo e sculture artistiche; Taverna, patria di Mattia Preti, il più grande pittore della Calabria, maestro nel Settecento del “chiaro-scuro”; il Santuario della Madonna delle Grazie a Torre di Ruggiero.
Ricca e varia la produzione di prodotti tipici: dall’oliva “Carolea” di Macellinara alle arance e clementine, al vino bianco di Squillace, dall’antica Skilletion, nota per i suoi imponenti resti archeologici e per le famose botteghe di ceramisti che per la produzione di “grafiti” e di terrecotte smaltate animano il centro storico grazie alla continua, vivace presenza di turisti. In questa affascinante località non potrete fare a meno di acquistare uno dei tanti capolavori di questi ceramisti che vi affascineranno per la loro arte e per la magia delle loro botteghe. Anche in queste zone si sta affermando il settore dell’abbigliamento con alcuni stilisti che stanno ricevendo notevoli riscontri in tutta la penisola. Sellia Marina, famosa per la lavorazione del vetro soffiato. Ma anche Catanzaro, con le sue strette vie e gli antichi palazzi, offre i profumi del “morzeddu”, robusto soffritto di interiora servito su una ciambella di pane e una vasta gamma di botteghe artigiane famose per la lavorazione del legno, del ferro battuto, della ceramica. Alcune di queste ospitate nell’ex mattatoio, oggi ristrutturato a Centro Artigiano “Le Botteghe”.
L’ospitalità agrituristica va a qualificare anche le aziende pedemontane, dove si producono alcuni dei migliori formaggi calabresi, dal caciocavallo ai “butirri”, ai margini di boschi ricchi di funghi pregiati, come l’ovolo e il porcino. Ma è il peperoncino il gioiello della gastronomia locale, incontrastato re di ogni tavola secondo tradizioni. Vero dono della natura, ricco di vitamine e di proprietà anti colesterolo, è un potente vasodilatatore. Non a caso da millenni gli vengono attribuiti poteri afrodisiaci. E da popolo saggio, i calabresi ne fanno gran uso soprattutto per “rafforzare” salse come la “licurdia”, un piccante condimento preparato con cipolle e spicchi d’aglio, peperoncino rosso a pezzettini, messi a rosolare a fuoco basso in padella, con strutto e sale. Il risultato è una crema densa che si usa mangiare anche su fette di pane casereccio.